Gruppi donatori di sangue della zona

Come ogni anno la sezione dell’Avis di Bernezzo continua a supportare la nostra società, abbiamo pensato di riportarvi la lettera rivolta ai donatori, che hanno scritto dopo il pranzo sociale. Donare è una bella esperienza in cui anche alcuni dei nostri atleti ci credono e speriamo che anche la loro realtà possa ingrandirsi…

Carissimi,

il 17 febbraio, come ogni anno, abbiamo festeggiato con la Messa, l’assemblea annuale e l’ottimo pranzo (alcuni anche con la cena).

Analizzando l’anno 2018 abbiamo constatato un forte calo di donazioni e, con il vostro aiuto, potremmo dare un grande appoggio, visto che l’Avis ci aiuta con il contributo annuale noi cerchiamo aiutare chi  ne ha veramente bisogno.

Sezione AVIS Bernezzo, alla ricerca di nuovi e giovani donatori 

La Sezione Avis di Bernezzo ha chiuso il 2018 con la tessera numero 413: sono 147 i donatori attivi, di cui 6 nuovi. Si tratta di una piccola goccia nel mare dell’Avis, ma ogni goccia ha il suo valore per l’associazione.

Un dato preoccupante: le donazioni sono scese tanto nel 2018!

Preparando il resoconto annuale è emerso un dato davvero preoccupante per la nostra Sezione. Il numero di donazioni nel corso degli ultimi anni si è sempre mantenuto stabile oltre le 230 donazioni. Nel 2017 erano state 234, il 2018 si è chiuso con 193 donazioni. 

Ci sono stati picchi negativi soprattutto nel periodo estivo, buoni risultati a marzo/aprile e un recupero nel fine anno.

Un calo di 40 donazioni significa quasi un 20% in meno rispetto all’anno precedente, sono davvero tante sacche di sangue in meno. Ricordo che per un trapianto di organo possono servire fino a 30/40 sacche: nel 2018 ci siamo “giocati” l’equivalente di un trapianto di cuore. 

Nel 2017 sono stati 124 i soci che sono andati al centro trasfusionale almeno una volta nel corso dell’anno, nel 2018 sono scesi a 111. È invariato il numero di donatori effettivi (per intenderci coloro che hanno fatto almeno una donazione negli ultimi due anni) che sono 147. Questo è sicuramente un dato positivo; ci sono però comportamenti diversi: 59 hanno fatto meno donazioni del 2017 contro soli 39 che hanno incrementato le donazioni, gli altri hanno confermato lo stesso numero di donazioni dell’anno precedente. È chiaro che alcuni donatori per problemi di salute o per età devono rinunciare o limitare le donazioni. 

Serve l’apporto dei giovani

L’età media dei donatori effettivi è di circa 54 anni. A Bernezzo l’età media dei residenti è di 39,9 anni a inizio 2018: in questo il nostro paese si conferma uno dei più “giovani” della Provincia e tra i meglio posizionati in Italia. I due dati portano comunque a riflettere: 54 anni verso 39,9 anni.

Prima considerazione: dobbiamo ringraziare i donatori che da più anni continuano ad assicurare il loro contributo per la loro assiduità e dedizione.

Seconda riflessione: è necessario acquisire nuovi donatori giovani che possano garantire il loro impegno come donatori periodici con effetti positivi sulla comunità ma anche sulla loro salute essendo controllati a ogni donazione e ricevendo gli esami del sangue completi ogni 3 donazioni. Nella nostra realtà molti nuovi donatori giovani negli anni successivi alla prima donazione riducono il loro apporto fino ad azzerarlo.

A tutti i nostri donatori chiediamo di parlare di più del loro impegno con parenti, amici, colleghi di lavoro per portare la propria testimonianza. Spesso il donatore fa questo atto meritorio nel silenzio: l’invito è a raccontare, condividere quello che si prova a donare il sangue, la soddisfazione e i sentimenti della prima volta, il gesto gratuito che si fa nei confronti di persone che non si conoscono ma che potranno continuare a vivere grazie ad esso.

Altra richiesta è di provare a fare un passo in più… Chi lo può fare cerchi di pensare: “Lo scorso anno ho fatto una donazione, due ecc. Nel 2019 provo a farne una in più”. Se solo un terzo dei nostri donatori attivi coglierà questo invito non solo recupereremo le donazioni “perse” ma addirittura riusciremo a far crescere il nostro contributo. Ricordiamoci che ognuno può dare il suo piccolo ma importante contributo: messo insieme a quello di tutti diventa un contributo grande e fondamentale.

Anche nella nostra realtà ci sono stati casi in cui il sangue è stato prezioso e fondamentale.

Come Direttivo stiamo provando a coinvolgere le famiglie attraverso i ragazzi delle medie che incontriamo almeno una volta l’anno, i diciottenni durante la cerimonia di consegna della Costituzione. Rafforzare i legami con le associazioni del territorio è importante per aumentare il numero di donatori. 

Il Centro trasfusionale di Cuneo ha iniziato a gennaio la sperimentazione della donazione su prenotazione (per il momento un’ora al giorno): questo permette di ottimizzare ancora di più i tempi, riducendo le attese e permettendo di programmare in anticipo le donazioni.

Vita associativa

Nel 2018 abbiamo dotato la sezione di un nuovo numero di cellulare (351.2521741).

Stiamo proseguendo con l’acquisizione del numero di cellulare di tutti i donatori in modo da completare l’elenco. L’obiettivo è di avviare nel 2019 via whatsapp, sms ecc. una serie di comunicazioni per aumentare la partecipazione alla vita all’associativa e condividere alcune comunicazioni.

Cercheremo di segnalare meglio e con più anticipo anche la serata di divulgazione scientifica che ogni anno realizziamo in collaborazione con il dottor Allione. 

Anche l’assemblea annuale è un momento importante sia per fare un bilancio delle cose fatte ma soprattutto per confrontarci su problemi e nuove sfide. Vorrei davvero che per i prossimi anni si potesse aumentare la partecipazione sia dei soci sia di persone esterne all’Avis, non solo i soci che ricevono le benemerenze: anche questo può servire per far conoscere meglio la nostra associazione e potersi avvicinare al tema della donazione di sangue.